Costicine di maiale al forno
La parte del costato si taglia in baffe alte circa 10-12 centimetri come in foto.
Si condiscono con sale(provate il sale affumicato!), pepe, e tutto quello che vi fa piacere ad esempio ginepro, alloro, noce moscata, aglio, paprica dolce, rosmarino, salvia, timo, senape…
Si adagiano in placca con un filo di olio di semi di girasole e si infornano a bassa temperatura, circa 130°C con umidità per 1 ora e mezza circa. A metà cottura si girano.
Al momento di fare la porzione si presentano con lati arrostiti e lati col taglio fresco. Saranno morbidissime, gustose e ben cotte.
P.S.: Si possono bagnare a metà cottura con la birra o il vino per creare una buonissima salsa di accompagnamento.
Torta di Mele alla Ricotta
Si monta in planetaria 250g di burro ben ammorbidito, con 250g di zucchero di canna. Poi si aggiungono 3 tuorli, 250g di farina di frumento, un cucchiaio di farina di riso, 100g di ricotta, una punta di bicarbonato, un pizzico di sale, e 3 albumi montati a parte”a neve”.
Con il composto ottenuto si riempie una tortiera e si dispongono le mele pelate e prive dei semi a piacere. Si possono anche tagliare a cubetti ed impastarle delicatamente insieme, magari condite con cannella.
Si inforna a 165°C per circa 35 minuti.
Filetto al Pepe Verde
Scaldiamo in una padella antiaderente 2 cucciai di olio di semi di girasole. Tagliamo una fetta di almeno 240 gr di filetto di vitellone del Podere (a porzione), la infariniamo e la poniamo nella padella. Lasciamo cuocere 2 minuti, poi la giriamo per altri 2 minuti, insaporiamo con sale e pepe verde in salamoia ben scolato. Facciamo una salsetta aggiungendo mezzo bicchiere di brodo e 2 cucchiai di panna da cucina. Aspettiamo che si tiri alla consistenza desiderata e serviamo subito.
N.B.: -Noi preferiamo non usare vino o alcol per questa preparazione.
-La ricetta riesce bene anche con il filetto di maiale, l’ importante in quel caso è cucinare bene la carne.
-Si serve con contorno di stagione asciutto, ad esempio del radicchio variegato di Castelfranco tagliato a quadrettoni, condito con sale, pepe ed olio di oliva e passato al forno con una spolverata di pane aromatico.
Polpettine leggere
Un bel pezzo di polpa di manzo lo passiamo al tritacarne con la trafila fine.
Condiamo poi con sale 19/1000, pepe 1,9/1000, noce moscata, timo fresco, pangrattato. A piacere si possono utilizzare anche altre spezie: curcuma, paprica, peperoncino…..
Formiamo tante sfere ben compresse. Le passiamo in padella 10 minuti a fuoco medio oppure, se le polpette sono tante, si dispongono in una placca forata e si cuociono in forno 15 minuti a 170°C, ventilato con bassa umidità. Aggiungiamo la Passata del Podere, profumiamo con qualche foglia di basilico e un rametto di rosmarino. Facciamo cuocere una mezz’oretta.
La grandezza delle polpettine dipende dall’ utilizzo che se ne fa nel menù…per la salsa della pasta, si fanno più piccoline magari allungate…se si prevedono per l’ antipasto, pensiamo allora di servirne magari 3 belle grossette con la polenta fumante… se saranno un secondo piatto possiamo fare dei mini hamburger.
Gnocchi di Pane al Timo
Il pane raffermo si taglia a cubetti e si mette a bagno con latte tiepido quanto basta, per farlo riposare e renderlo tutto morbido senza latte in eccesso. Mescolando poi con un mestolo, per ogni chilo d pane si aggiungono circa 5 uova, 50gr di burro fuso, le foglie di 2 bei rametti di Timo, sale, poca farina 00 e poca farina di Segale. Uscirà un impasto abbastanza denso da riuscirlo a maneggiare. Circa come quello degli gnocchi di patate…
Si forma infatti l’ impasto allungato a vermicelloni, che verranno tagliati a gnocco. Ci si aiuta con pane grattugiato se l’ impasto dovesse tendere ad attaccarsi al tavolo.
Si immergono gli gnocchi di pane in abbondante acqua salata per qualche minuto. Si scolano e si spadellano con del burro nocciola aromatizzato al Timo.
Accompagniamo con formaggio a scaglie dell’ az. Agricola”San Giuseppe” di Barcon di Vedelago.
N.B.: evitiamo di mettere formaggio grattugiato nell’ impasto proprio per creare un’ espolsione di gusti distinti. il gusto del pane, del timo, del burro nocciola e del formaggio.
Pollo alla diavola
Il pollo gigante del Podere, eviscerato, lavato e aperto a libro dalla parte del petto,
va battuto col batticarne per appiattirlo il più uniformemente possibile.
Si prepara una generosa salsa per poi massaggiarlo a crudo dappertutto: mescolando Senape piccante,
sale, pepe, peperoncino, aghi di rosmarino(aglio, ma non è così indispensabile se il pollo è già buono e fresco).
Si fa scottare sulla piastra bollente per poi ultimare la cottura a bassa temperatura in forno a convenzione con vapore. Il tempo di cottura dipende….i polli del Podere ci mettono 120 minuti buoni, in forno.
Serve una marcia in più? Il fondo di cottura che risulterà gustoso e piccante si può allungare con acqua o vino rosso e si può renderlo di consistenza cremosa, aggiungendo poco alla volta, mentre lo si fa bollire, amido di mais diluito in precedenza con acqua fredda. Da servire a parte in una ciotola di terracotta.
Pomodori gratinati al Pane Aromatico
Prepariamo il pane aromatico: tritiamo un generoso mazzetto di prezzemolo ben lavato e strizzato, che frulliamo insieme ad abbondante pane grattugiato, un aroma a piacere ad esempio timo fresco, olio d’ oliva, sale, pepe. Il composto dovrebbe prendere il colore verde grazie alla clorofilla che sprigiona il prezzemolo, ed essere bello umido ma sgranato.
I succosi pomodori dall’ orto del Podere, di qualsiasi tipo vanno benissimo anche per essere passati al forno. Dal Cuor di Bue al Datterino.
Si lavano e si tagliano a metà. I più grandi si tagliare anche a spicchi e si adagiano su una teglia con carta forno dalla parte della pelle. Si cospargono di pane grattugiato e si infornano a 175°C per pochi minuti.
N.B.: I nostri pomodori sono molto gustosi e non necessitano di aglio per ostentare sapore, né di sale. Il pane può essere anche abbondato prendendo ogni pezzo di pomodoro per attaccare manualmente dalla parte della polpa quanto impasto si vuole, anche creando una cupola.
N.B.B.: Con qualsiasi altra verdura magari tagliata a cubetti e sbollentata o cotta al vapore precedentemente, il risultato non cambierebbe.
Serviamo subito!
Buon appetito!
Crema di Patate
Dose per 6 persone.
Laviamo e peliamo 6 patate del Podere, sbucciamo una piccola cipolla e tagliamo tutto a cubettoni.
Li adagiamo in una pentola di acciaio dal fondo alto. Aggiungiamo un filo di olio di oliva ligure, sale, un rametto di timo, una fogliolina di alloro.
Facciamo così scaldare sul fuoco, mescolando, e aggiungendo abbondante acqua.
Contiamo almeno 30 minuti di cottura dalla bollitura.
Poi aggiungiamo un pizzico di pepe bianco, togliamo il rametto di timo e l’alloro, e frulliamo con il frullatore ad immersione.
La crema risulterà liscia, leggera e buona già così. Serviamo fumante nelle ciotolone di terracotta.
N.B.: I crostini e il formaggio grattugiato vanno sempre serviti a parte perché non si conoscono i gusti o le intolleranze delle persone.
Musetto in crosta di Pasta Brisée
Il Musetto (cotechino che ha anche il guanciale nel suo impasto) va bucherellato con due stuzzicadenti tutt’ intorno, che poi vengono lasciati inseriti per metà, alle estremità.
Si adagia in una pentola, si riempie di acqua fredda e si porta lentamente al bollore. Da quando bolle contiamo almeno 2 ore di cottura sempre lentamente.
Ora delicatamente eliminiamo l’acqua di cottura e togliamo gli stuzzicadenti. Il Musetto sarebbe pronto per essere gustato caldo a fette col Cren o la Salsa Verde. Invece lo peliamo e lo facciamo raffreddare. Magari lo poniamo in frigo.
Impastiamo una morbida Pasta Brisée assemblando 250g di farina bianca, 100ml circa di acqua, 50g di margarina, 1 tuorlo d’ uovo, abbondante paprica dolce, sale. La stendiamo subito col mattarello, deve avere un generoso spessore. Spalmiamo il Musetto di senape e lo arrotoliamo in maniera che sia completamente avvolto di impasto. L’eccesso di pasta lo si ritaglia magari a piccoli cubetti o striscioline e servirà da rustica decorazione sul piatto.
Poniamo il Musetto su una teglia con carta forno, prevedendo 25 minuti di cottura in forno a 170°. N.B.: i ritagli vanno magari su una teglia a parte perché avranno bisogno di meno cottura.
Buon appetito!
IL COTECHINO IN VENETO SI CHIAMA MUSETTO.
PERCHE' C' è ANCHE LA PARTE DEL GUANCIALE-MUSO- NELL' IMPASTO. CIO' RENDE IL PRODOTTO FINALE MENO GRASSO, QUINDI PIU' APPETIBILE DEL CLASSICO COTECHINO, FATTO PRINCIPALMENTE DI COTICHE.
IL COTECHINO IN VENETO SI CHIAMA MUSETTO. PERCHE’ C’ è ANCHE LA PAERTE DEL GUANCIALE-MUSO- NELL’ IMPASTO. CIO’ RENDE IL PRODOTTO FINALE MENO GRASSO, QUINDI PIù APPETIBILE DEL CLASSICO COTECHINO, FATTO PRINCIPALMENTE DI COTICHE.